Mittente Tasso Bernardo Destinatario Guicciardini Francesco
Data 1526 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo [Roma]
Incipit Se le fatiche o i pericoli del camino qualche utile a questa impresa portassero qualche servizio a Sua Santità
Contenuto e note Resoconto di Bernardo Tasso al Guicciardini [Francesco Guicciardini, luogotenente dell'esercito pontificio] della sua missione presso il doge di Genova [Adorno Antoniotto, doge imposto da Carlo V dal giugno 1522]. Il segretario evoca le difficoltà incontrate nel negoziato destinato ad attrarre il doge nella Lega di Cognac, prima di spiegare che erano dovute all'irresolutezza del suo interlocutore che aspettava il risultato dell'impresa di Cremona [il Tasso si riferisce ai vari assalti dei collegati contro Cremona nell'agosto del 1526. Anche in questo caso dunque, la lettera è verosimilmente attribuibile alla seconda metà del 1526 e più precisamente al mese di agosto]: "m'avvidi che le dilazioni che mi dava nascevano dalla irresoluzione dell'animo suo, la qual tutta dipendeva da quella impresa, di maniera che io dubito che la poca virtù de le genti o la poca esperienza de' capitani che si ritrovavano a la oppugnazione di quella terra, non solo non avranno presa Cremona, ma ci avranno fatto perdere Genova". Segue un elogio del proprio operato e un accenno al probabile fallimento delle trattative.
Fonte o bibliografia Bernardo Tasso, Li tre libri delle lettere, alli quali nuovamente s’è aggiunto il quarto libro, ristampa anastatica dell’edizione Giglio, Venezia,1559, a cura di Donatella Rasi, Sala Bolognese (BO), Arnaldo Forni, 2002, IX, pp. 33-35.
Compilatore Fratani Dominique
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