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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Rangone Guido |
Data |
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Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
[Modena] |
Incipit |
Dubito, Signore Illustrissimo, che la Speranza che Vostra Signoria ha di quell'uomo da bene non v'inganni |
Contenuto e note |
Lettera di Bernardo Tasso relativa agli affari privati del Rangone [Guido Rangone, conte, capitano generale dell'esercito pontificio, poi condottiero al servizio del re di Francia] in cui il Tasso invita quest'ultimo alla prudenza nei confronti di una persona non meglio identificata. Lo informa pure sulla "mala sodisfazione d'animo" del pontefice [Clemente VII, Giulio de' Medici] nei suoi confronti e promette che tenterà di porvi rimedio nonostante la discrezione in proposito del Datario apostolico [Gian Matteo Giberti, vescovo di Verona]. Riferisce altresì di essersi intrattenuto a lungo col Legato di Bologna [Cybo Innocenzo] sempre su affari privati del conte. In conclusione, allude alla recente venuta di Paolo d'Arezzo [cameriere di papa Clemente VII]. |
Fonte o bibliografia |
Bernardo Tasso, Li tre libri delle lettere, alli quali nuovamente s’è aggiunto il quarto libro, ristampa anastatica dell’edizione Giglio, Venezia,1559, a cura di Donatella Rasi, Sala Bolognese (BO), Arnaldo Forni, 2002, VI, pp. 27-28. |
Compilatore |
Fratani Dominique |
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