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Mittente |
Caro Annibale |
Destinatario |
Tasso Bernardo |
Data |
1544 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Bruxelles |
Luogo di arrivo |
[Anversa] |
Incipit |
Le cose che mi domandate meritano qualche considerazione |
Contenuto e note |
Prima lettera di un breve scambio epistolare fra Bernardo Tasso e Annibal Caro [noto epistolografo del Cinquecento]. In essa, il letterato marchigiano tratta della questione della lingua e più precisamente dell'abuso delle forme di cortesia introdotte dagli Spagnoli dopo il loro predominio sui Francesi nel Regno di Napoli nel 1504. Non ardisce di essere colui che lotterà contro la predominanza linguistica spagnola. Cita in proposito della diffusa moda dell'adulazione, la critica emessa da Monsignor della Casa [Giovanni della Casa, il riferimento è al 'Galateo'] e l'atteggiamento di Bembo [Pietro Bembo, cardinale dal 1539] che usa indifferentemente il "voi" italiano e le "Signorie" spagnole, e promette che si accoderà all'esempio datogli dal Tasso [Bernardo] e dal Tolomei [Claudio Tolomei]. |
Fonte o bibliografia |
Bernardo Tasso, Li tre libri delle lettere, alli quali nuovamente s’è aggiunto il quarto libro, ristampa anastatica dell’edizione Giglio, Venezia,1559, a cura di Donatella Rasi, Sala Bolognese (BO), Arnaldo Forni, 2002, pp. 13-15. |
Compilatore |
Fratani Dominique |
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