Mittente Tasso Bernardo Destinatario Perrenot di Granvelle Antoine, vescovo di Arras
Data 1547 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Salerno Luogo di arrivo [Anversa]
Incipit Vogliono, Reverendissimo e Illustrissimo Signor mio, gli indotti statuari a cui manca l'arte e il giudizio
Contenuto e note Prima lettera di dedica della raccolta di Bernardo Tasso del 1549. Viene indirizzata ad Antoine Perrenot di Granvelle, [vescovo di Arras dal 1538 e, successivamente, primo consigliere dell'imperatore Carlo V], onde porre il volume sotto la sua protezione. Il Tasso ricusa qualunque desiderio di gloria ed afferma essere stato costretto a pubblicarlo da "i comandamenti del Prencipe mio Signore". Nonostante l'excusatio iniziale (destinata ad accattivarsi la simpatia del pubblico) non nega che le proprie lettere possano meritare qualche loda. Si premura di menzionare la propria prudente neutralità e di motivarla con la povertà del suo stato [probabilmente perché desideroso di evitare critiche sui suoi passaggi dal servizio dal campo francese di Francesco I re di Francia a quello spagnolo dell'imperatore Carlo V]. Spiega in tal modo le lettere spedite sia a Clemente VII [Giulio de' Medici], sia al conte Guido Rangone [conte, capitano generale dell'esercito pontificio, poi condottiero al servizio del re di Francia], sia alla corte di Francia. Conclude la lettera ribadendo la sua devozione al destinatario.
Fonte o bibliografia Bernardo Tasso, Li tre libri delle lettere, alli quali nuovamente s’è aggiunto il quarto libro, ristampa anastatica dell’edizione Giglio, Venezia,1559, a cura di Donatella Rasi, Sala Bolognese (BO), Arnaldo Forni, 2002, pp. 3-6.
Compilatore Fratani Dominique
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