Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Giustiniani Pier Giuseppe
Data 1632 Tipo data Congetturale
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Godo, che Vostra Signoria sia col sacramento della penitenza
Contenuto e note Si compiace nel constatare che il Giustiniani in virtù del "sacramento della penitenza" e di quello del matrimonio [difficile dire di quale matrimonio si tratti] si trovi nelle "solenni tavole". Dichiara che a Savona l'aria è ancora rigida, pertanto aspetterà il caldo per raggiungerlo. Gli chiede che disponga che il suo letto venga fatto. Specifica che i suoi "solazzi" [non sono nuovi componimenti, ma sono probabilmente le poesie della produzione "leggera" scritte in vari periodi della vita e in parte coincidenti con le poesie d'argomento bacchico delle "Vendemmie di Parnaso"] non sono componimenti nuovi, anzi sono quasi tutti antichi e già visti dal Giustiniani. Afferma che li porterà, se riuscirà a revisionarli in tempo. In caso contrario, si dedicheranno ad altri nuovi [La datazione risale al febbraio 1632. La lettera è posteriore alla 420 "La lettera di Vostra Signoria emmi venuta hoggi, però rispondo tardi" poiché spiega la questione dei "solazzi" nella 420 solo accennata. E' inoltre legata alla 422 "I malvagi temporali non hanno consentito, che vicendevolmente sieno corse novelle fra noi" dal riferimento ad un matrimonio celebratosi prima del 27 febbraio 1632 (data della lettera 422)].
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 421
Compilatore Dell'Orto Chiara
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