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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
1629 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Il Signore Gieronimo Sanseverino mi chiede un suo libro e mi ordina il modo di farglielo pervenire |
Contenuto e note |
Si scusa di disturbarlo ma Geronimo Sanseverino gli ha chiesto un suo libro e gli chiede di farglielo pervenire. Afferma di aver scritto a Gio. Francesco [figlio di Pier Giuseppe. Probabilmente invia il sermone 'A giovinetto che di nobil sangue' (Opere di Gabriello Chiabrera e lirici del classicismo barocco, a cura di Marcello Turchi, Torino, Utet, 1974, p. 479) in cui Gio. Francesco è definito "fanciullo"]. Sta aspettando per farsi vedere. Saluta tutti. [Si è pensato di collocare questa lettera in seguito alla 401 "Venni, il tempo mi favorì, hora sono a casa, e ne godo perché il verno ne minaccia" del 20 novembre 1629 perché vi è ripresa la questione del libro avuto in prestito dal Sanseverino] |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 402 |
Compilatore |
Dell'Orto Chiara |
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