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Mittente |
Franco Veronica |
Destinatario |
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Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
[Venezia] |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Confidata nella cortesia infinita di Vostra Signoria e misurando l'animo suo gentile |
Contenuto e note |
Franco domanda in prestito ad un ignoto personaggio il suo "stromento da penna" [strumento musicale a corda da suonarsi con il plettro (penna)] per poterlo suonare l'indomani dalle ore 20 [corrispondenti al primo pomeriggio, poiché le ore si contavano dal tramonto del sole], quando farà musica in casa sua; invita anche il proprietario dello strumento, pregandolo di estendere l'invito a "messer Vincenzo" [non identificato]; [sull'abitudine di far musica in casa propria Franco ritornerà nella lettera XLV "L'obligo ch'io tengo alla grandissima cortesia di Vostra Signoria è tale che mi pare di non poter corriponder a bastanza"]. |
Fonte o bibliografia |
Veronica Franco, Lettere, a cura di Stefano Bianchi, Roma, Salerno editrice, 1998, num. IX, p. 48 |
Compilatore |
Dell'Orto Chiara |
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