Mittente Meninni Federigo Destinatario Aprosio Angelico
Data 18/11/1661 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Ventimiglia
Incipit Se per lo passato è stato doppio il mio rammarico
Contenuto e note Meninni, già rammaricato per non aver ricevuto dall’Aprosio risposta a due sue lettere, ora che – attraverso il signor Giovan Battista Bartolotti – ne ha ricevute egli due dal suo corrispondente, si sente risollevato. È anche molto contento di sapere che il suo libretto di poesie sia finalmente nelle mani del destinatario, ed è certo che esso troverà il favore dell’Aprosio il quale ben sa come Tommaso Stigliani dopo la pubblicazione del suo ‘Occhiale’ antimariniano dimostri di dover essere curato come i pazzi con la pianta del veratro [o elleboro: allusione all’opera aprosiana ‘Il veratro’, Venezia, 1647 e 1645, nella cui antiporta Mercurio/Aprosio in volo con il caduceo addita appunto allo Stigliani la pianta del veratro]. Né l’Aprosio può dire che il Meninni gli ha indirizzato un sonetto ancor prima di conoscerlo: chi infatti non conosce l’Aprosio dalle sue opere? Questi, tra l’altro, ha fatto citazioni da ben 16 dei sonetti meninniani forse per farne risaltare l’inferiorità rispetto ai propri; ma poi Meninni giustifica l’Aprosio pensando che abbia agito come fa l’ape che sa trarre il miele anche “dagli stessi fiori che sentono d’amarezza”. Il signor Antonio Muscettola – continua il Meninni - è in attesa di ricevere parte della ‘Grillaia’ aprosiana per la stampa e lo stesso Meninni è in trepida attesa di leggerla [‘La Grillaia, curiosità erudite di Scipio Glareano’ uscirà a Napoli nel 1668]. E poi, ora, dopo l’onore fattogli di citare dai suoi sonetti, l’Aprosio gli ha riservato un’altra sorpresa altrettanto gratificante che lo farà sentire in eterno obbligo: ovvero la dedica del ‘grillo’ 49 intitolato ‘Perché gli ebrei non mangino carne porcina’ [peraltro, nella stampa della ‘Grillaia’, il ‘grillo’ 49 apparirà dedicato a Giovan Luigi Piccinardi]. Meninni chiude la lettera con un postscriptum in cui afferma che nella ristampa del suo libro egli seguirà il saggio parere dell’Aprosio “per evitare l’acefalagia” [sic].
Fonte o bibliografia Clizia Carminati, Lettere di Federigo Meninni al padre Angelico Aprosio, "Studi Secenteschi", XXXVII (1996), pp. 197-99 (lettera III)
Compilatore Giulietti Renato
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