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Mittente |
Caravia Alessandro |
Destinatario |
Medici Cosimo I |
Data |
3/1/1559 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Duca, Signore e Patrone mio osservandissimo, io mandai in Fiorenza |
Contenuto e note |
Caravia tratta il prezzo di nove busti antichi che aveva comprato da un mercante greco in associazione con il suo collega Gasparo Surco. Antonio Landi gli ha infatti detto per conto di Cosimo I che il duca intende pagarli seicento scudi, mentre per il gioielliere valgono almeno mille. Torna inoltre su un ordine di centocinquanta rubini, portatogli da Bernardo Baldini tre mesi prima, e al quale aveva risposto negativamente; ha finalmente speranza, con l'arrivo di nuove galee, di poter trovare le pietre. Infine ha scoperto un vaso prezioso, di proprietà di Alvise da cà da Mula; consiglia a Cosimo primo di comprarlo per via del suo segretario Pero [Pietro Gelido]. |
Fonte o bibliografia |
Benini Clementi Enrica, Riforma religiosa e poesia popolare a Venezia nel Cinquecento. Alessandro Caravia, Firenze, Olschki, 2000, pp. 289-291. |
Compilatore |
Coletti Fabien |
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