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Mittente |
Caravia Alessandro |
Destinatario |
Medici Cosimo I |
Data |
22/10/1552 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Duca, Signore e Patrone mio osservandissimo, io prego |
Contenuto e note |
Tre anni e mezzo dopo aver mandato a Cosimo I un vaso di cristallo per tramite di Bernardo Baldini, Caravia richiede con insistenza il pagamento di quattrocento scudi, che potrebbe essergli fatto per tramite di Antonio Landi. Promette inoltre di mandare entro poco tempo un vaso d'argento – simile ad uno già mandato – e chiede scusa per il ritardo, di cui incolpa gli artigiani con i quali lavora. Annuncia che l'arrivo recente di tre maestri fiamminghi agevolerà in futuro eventuali nuovi ordini di vasi da parte del duca. |
Fonte o bibliografia |
Benini Clementi Enrica, Riforma religiosa e poesia popolare a Venezia nel Cinquecento. Alessandro Caravia, Firenze, Olschki, 2000, pp. 277-279. |
Compilatore |
Coletti Fabien |
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