Mittente Tarabotti Arcangela Destinatario
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza [Venezia] Luogo di arrivo
Incipit Vostra Signoria Illustrissima è la più smemorata creatura del mondo, il più ingrato animale
Contenuto e note Rimprovera il destinatario [Angelico Aprosio o Girolamo Brusoni] di essere "il più ingrato animale della terra, e la più invidiosa anima ch'abbia fatta Dio". In risposta ai propri favori Tarabotti afferma di aver ricevuto solo mancate promesse. Gli rammenta un affare e lo invita a informare [Giovan Francesco] Loredano che, sebbene abbia rifiutato la porzione che le era stata ceduta, non intende prescindere dalla lettera promessale. Dichiara di essere tormentata dalla strettura di petto. Avvia un'invettiva contro il genere maschile che conclude con due versi di Petrarca [TC IV, vv. 65-66].
Fonte o bibliografia Arcangela Tarabotti, Lettere familiari e di complimento, a cura di Meredith Ray e Lynn Lara Westwater, presentazione di Gabriella Zarri, Torino, Rosenberg & Sellier, 2005, pp. 238-239
Compilatore Locatelli Giulia
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