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Mittente |
Tarabotti Arcangela |
Destinatario |
Dandolo Giovanni |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
[Venezia] |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Questa mattina ho convenuto sentire i lamenti di quei signori che già raccomandai alla |
Contenuto e note |
Esprime rancore per il modo in cui il "signor avogadore" [Giovan Francesco Loredano] ha trattato un affare raccomandatogli dalla suora. Stabilisce di non rivolgere più le sue preghiere a quest'uomo disonesto e informa Dandolo, tramite tra lei e Loredano, della sua decisione. Lo assicura che le donne "se ben non avessero anima (come dice quel pazzo)" [riferimento a Loredano che aveva probabilmente tradotto il trattato 'Che le donne non siano della spetie degli huomini. Discorso piacevole tradotto da Horazio Plata romano', Lione, Gasparo Ventura, 1647] capiscono perfettamente la differenza tra i fatti e le parole. |
Fonte o bibliografia |
Arcangela Tarabotti, Lettere familiari e di complimento, a cura di Meredith Ray e Lynn Lara Westwater, presentazione di Gabriella Zarri, Torino, Rosenberg & Sellier, 2005, p. 231 |
Compilatore |
Locatelli Giulia |
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