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Mittente |
Tarabotti Arcangela |
Destinatario |
de Clermont-Galerande Renée |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
[Venezia] |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Finalmente a capo d'un anno ricevo un foglio stampato del mio libro, nel quale ci sono |
Contenuto e note |
Si lamenta per aver ricevuto un foglio stampato del suo libro ['Tirannia paterna', pubblicata postuma con il titolo 'La semplicità ingannata. Di Galerana Baratotti', Leida, Gio. Sambix, 1654] pieno di errori che ne compromettono il senso e potrebbero generare la derisione dei lettori. Delusa, dopo aver atteso un anno, chiede che la sua opera venga consegnata al padre di [Louis] Matharel [residente di Francia a Venezia]. Accusa Colisson di mentire quando afferma di non aver mai ricevuto le sue opere ['Tirannia paterna', pubblicata postuma con il titolo 'La semplicità ingannata. Di Galerana Baratotti', Leida, Gio. Sambix, 1654, e 'Inferno monacale' ('L'inferno monacale di Arcangela Tarabotti', a cura di Francesca Medioli, Torino, Rosenberg & Sellier, 1990)] e intende smascherarlo pubblicamente. Le stesse lettere contrastanti della marchesa la sostengono in tale attacco. Informa di aver consegnato il collare confezionato per lei al luogotenente del marchese, "monsù di Guisson". Ha portato a termine il lavoro senza aver avuto "bisogno di sprone" e nonostante l'attardarsi dell'arrivo del denaro. Motore delle sue azioni sono la "buona creanza" e l'onestà a cui contrappone velatamente le mancate promesse e le bugie della corrispondente. |
Fonte o bibliografia |
Arcangela Tarabotti, Lettere familiari e di complimento, a cura di Meredith Ray e Lynn Lara Westwater, presentazione di Gabriella Zarri, Torino, Rosenberg & Sellier, 2005, pp. 229-230 |
Compilatore |
Locatelli Giulia |
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