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Mittente |
Tarabotti Arcangela |
Destinatario |
Dandolo Giovanni |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
[Venezia] |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Già che l'incomparabile gentilezza di Vostra Signoria Illustrissima s'applica ad impresa |
Contenuto e note |
Supplica Giovanni Dandolo di non differire la composizione di un'opera in lode del valore femminile ['De Divinitate Feminae']. Grazie a questa impresa letteraria la verità, che è femminile, si renderà evidente per mano di un appartenente al "sesso buggiardo". Dandolo viene lodato come lo "unico verittiere fra gli uomini" e come colui che farà da "freno alle malediche lingue". Maggiori lodi sono assegnate a Dandolo dal ricordo dell'onore conseguito da Enrico Dandolo [antenato di Giovanni, primo della famiglia ad accedere al dogato nel 1192 e comandante dell'armata veneziana nella quarta crociata] e dal talento nell'arte oratoria condiviso con il fratello maggiore [Matteo Dandolo]. |
Fonte o bibliografia |
Arcangela Tarabotti, Lettere familiari e di complimento, a cura di Meredith Ray e Lynn Lara Westwater, presentazione di Gabriella Zarri, Torino, Rosenberg & Sellier, 2005, pp. 54-57 |
Compilatore |
Locatelli Giulia |
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