Mittente Tarabotti Arcangela Destinatario Erizzo Francesco
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza [Venezia] Luogo di arrivo [Venezia]
Incipit Già che l'influenza di stella a me parziale e benigna ha voluto arrichir di felicità
Contenuto e note Ringrazia il Doge di Venezia Francesco Erizzo per aver letto dei fogli che gli aveva mandato. Per ricompensarlo di questo onore gli invia il 'Paradiso [monacale]' [Venezia, Oddoni, 1643; la lettera è stata quindi scritta tra il 1643 e il 1645, Erizzo muore il 3 gennaio del 1646]. Presenta l'opera come un insieme di "componimenti privi di ogni qualità necessaria al ben scrivere". Segue un elogio del doge, come personificazione di Astrea, e della "adriatica città vergine" [Venezia]. Tarabotti chiede scusa per il suo ardimento e lo prega di non dispiacersi per "quei sentimenti che vedrà sparsi nelle opere mie contro degli uomini".
Fonte o bibliografia Arcangela Tarabotti, Lettere familiari e di complimento, a cura di Meredith Ray e Lynn Lara Westwater, presentazione di Gabriella Zarri, Torino, Rosenberg & Sellier, 2005, pp. 47-49
Compilatore Locatelli Giulia
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