|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
Bernaudo Giovanni Maria |
Data |
24/1/1590 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Cosenza |
Incipit |
Scrivo lungamente al Signor Giovan Battista |
Contenuto e note |
Quattromani ha scrtto a Giovan Battista [Ardoino] che è disposto a dimenticare le "frascherie" dette nei giorni precedenti e a servire il Bernaudo. Le correzioni del Bernaudo ad un sonetto dell'Ardoino lo hanno arricchito tanto da renderlo pari ai migliori che abbia scritto il Petrarca. Tra non molto si pubblicheranno le historie [Sertorio Quattromani, 'Le historie de monsig. Gio. Battista Cantalicio, vescovo di Civita di Penna, et d’Atri, delle guerre fatte in Italia da Consalvo Ferrando di Aylar, di Cordova, detto il gran Capitano, tradotte in lingua Toscana dall’Incognito Academico Cosentino', a richiesta di Gio. Maria Bernaudo, Cosenza, Luigi Castellano, 1595] e l'opera intitolata 'Cosenza' [Sertorio Quattromani, 'Istoria della città di Cosenza', Cosenza, Biblioteca Civica, ms. 20187, cart., sec. XVII ex.-XVIII in., cc. 3r-76v; ora in prima edizione moderna, a cura di Michele Orlando, tesi di dottorato di ricerca in Italianistica, Università di Bari, 2006]. Il duca [di Nocera, Ferrante Carafa] ha chiesto a Peleo [Ferrai] notizie della Sila e questi non gliene ha sapute fornire; si chiede dunque al Bernaudo di scrivere una lettera in cui specifichi "che piaceri vi sono" nella Sila, "et che caccie" e se ci sono alloggi adatti per ospitare la duchessa [Anna Clarice]. |
Fonte o bibliografia |
Sertorio, Quattromani, Scritti, a cura di Filiberto Walter Lupi, Rende, Centro Editoriale e Librario Università degli Studi della Calabria, 1999, p. 93 |
Compilatore |
Rossini Francesco |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|