Mittente Quattromani Sertorio Destinatario Bernaudo Giovanni Maria
Data 8/3/1589 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Cosenza
Incipit Et come può creder Vostra Signoria che io non mi sia rallegrato con lei
Contenuto e note Il Quattromani chiede al Bernaudo di non lamentarsi poiché non riceve sue missive: gli ha inviato un "piego" di lettere con l'aggiunta di una lettera per il duca [di Nocera, Ferrante Carafa]. Il problema è dovuto ai "procacci, che in prendersi i denari, sono Briarei, et in render le lettere, che sono commesse alla lor diligenza sono in tutto monchi". Sia il duca [Ferrante Carafa] che la duchessa [Anna Clarice] si sono molto rallegrati, più degli stessi "signori Bernaudi" [i parenti del destinatario], del fatto che il Bernaudo sia sopravvissuto ad una tempesta nei pressi dell'isola di Stromboli. Giuseppe Cacchi [editore napoletano] progetta di giungere a Cosenza e chiede al Bernaudo di intercedere per lui presso il reggimento cittadino. Il mittente allega una missiva per [Giovan Battista] Ardoino in cui comunica di aver letto e corretto una buona parte delle sue rime [il riferimento è alla raccolta 'Al Ilustre S. Gioan Maria Bernaudo. Le Rime del sig. Gio. Batt. Ardoino Academico Cosentino in morte della signora Isabella Quattromani sua moglie', Napoli, Gioseppe Cacchi, 1590]. Il Quattromani auspica che i sonetti dell'Ardoino possano essere corretti anche da Vincenzo [Bombini] e dagli altri membri dell'Accademia [Cosentina]. Con la venuta del Cacchi i sonetti potranno inoltre essere dati alle stampe a Cosenza. "L'historia" è ormai tradotta e si potrà dare alle stampe dopo la quaresima [si tratta della traduzione del poema eroico in esametri 'De bis recepta Parthenope' del Cantalicio, edita in realtà soltanto nel 1595: 'Le historie de monsig. Gio. Battista Cantalicio, vescovo di Civita di Penna, et d’Atri, delle guerre fatte in Italia da Consalvo Ferrando di Aylar, di Cordova, detto il gran Capitano, tradotte in lingua Tosgana dall’Incognito Academico Cosentino', a richiesta di Gio. Maria Bernaudo, Cosenza, Luigi Castellano, 1595]. Quattromani rimprovera il destinatario di aver deciso di non pubblicare i suoi sonetti. La duchessa [di Nocera, Anna Clarice] ha partorito un bambino [Antonio Carafa] "che è un gigante": si sono fatte grandi feste e tutta Napoli si è recata a Nocera per l'occasione. Il battesimo è stato celebrato dal nunzio [probabilmente il cardinale Vincenzo Lauro] del Papa [Felice Peretti, Sisto V]. Si conclude con i saluti agli Accademici [Cosentini] a Vincenzo [Bombini], a Marcello [Ferrai], Fabrizio di Rao e Lucatello [Raffaello].
Fonte o bibliografia Sertorio, Quattromani, Scritti, a cura di Filiberto Walter Lupi, Rende, Centro Editoriale e Librario Università degli Studi della Calabria, 1999, pp. 63- 65
Compilatore Rossini Francesco
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