Mittente Quattromani Sertorio Destinatario Bernaudo Giovanni Maria
Data 25/1/1589 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nocera Luogo di arrivo Cosenza
Incipit Se sapesse Vostra Signoria in quanti affanni di animo mi ha lasciato con la sua partenza
Contenuto e note Il Quattromani si dispiace di essere lontano dal Bernaudo e di non ricevere sue missive. Si trova a Nocera con il duca [di Nocera, Ferrante Carafa] e qui rimarrà fino al secondo giorno di quaresima, poi si trasferirà a Napoli. Ha tradotto "la historia" e si propone di darla alle stampe una volta giunto a Napoli [si tratta della traduzione del poema eroico in esametri 'De bis recepta Parthenope' del Cantalicio, edita in realtà soltanto nel 1595: 'Le historie de monsig. Gio. Battista Cantalicio, vescovo di Civita di Penna, et d’Atri, delle guerre fatte in Italia da Consalvo Ferrando di Aylar, di Cordova, detto il gran Capitano, tradotte in lingua Tosgana dall’Incognito Academico Cosentino', a richiesta di Gio. Maria Bernaudo, Cosenza, Luigi Castellano, 1595]. Sertorio spende le sue giornate al servizio di [Giovan Battista] Ardoino e chiede al destinatario di rivedere e far trascrivere a Lucatello [Raffaello] i suoi sonetti per poi inviarli all'Ardoino perchè li possa correggere e pubblicare [il riferimento è alla raccolta 'Al Ilustre S. Gioan Maria Bernaudo. Le Rime del sig. Gio. Batt. Ardoino Academico Cosentino in morte della signora Isabella Quattromani sua moglie', Napoli, Gioseppe Cacchi, 1590]. Il duca [di Nocera, Ferrante Carafa] chiede spesso del Bernaudo e desidera che faccia visita alle sue terre e che scriva dei componimenti per il parto della duchessa [Anna Clarice, moglie di Ferrante Carafa]. Il Quattromani gli ha assicurato che il Bernaudo farà visita ai suoi possedimenti e, insieme a molti altri membri dell'Accademia [Cosentina], celebrerà il parto. Sertorio rimpiange di non essere a Cosenza in compagnia di Vincenzo Bombino [Bombini], Giovan Battista Ardoino, Mercello Ferrao [Ferrai]. "L'Opra di Cosenza" è venuta "assai bella" e il Quattromani si propone di pubblicarla quanto prima [si tratta della 'Istoria della Città di Cosenza' rimasta, in verità, inedita fino al 2006: 'Istoria della Città di Cosenza', a cura di M. Orlando, tesi di dottorato di ricerca in Italianistica, XVIII ciclo, Università di Bari, 2006]. Allega alla lettera "due pieghetti" indirizzati a Giovan Paolo d'Aquino e a Cosimo Morelli e chiede al Bernaudo di recapitarli; conclude chiedendo notizie di Diego Pigniero.
Fonte o bibliografia Sertorio, Quattromani, Scritti, a cura di Filiberto Walter Lupi, Rende, Centro Editoriale e Librario Università degli Studi della Calabria, 1999, pp. 59-61
Compilatore Rossini Francesco
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