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Mittente |
[Quattromani] [Sertorio] |
Destinatario |
Carafa Ferrante |
Data |
15/10/1588 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
[Cosenza] |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
I nostri secoli sono stati così felici |
Contenuto e note |
I tempi presenti, secondo il mittente, hanno prodotto sublimi ingegni in tutti gli ambiti del sapere capaci di eguagliare gli antichi; ma fra tutti primeggia il filosofo Bernardino Telesio. Costui, tuttavia, nelle sue opere filosofiche [il riferimento è in particolare all'opera 'De rerum natura iuxta propria principia' stampata in tre edizioni successive nel 1565, 1570 e nel 1586] ha adottato un linguaggio "quantunque grave, et latino, così malagevole ad intendersi, che non può huomo senza aiuto di voce viva, o senza molta fatica, et difficultà trarne i veri sentimenti". Il Quattromani ha deciso, quindi, di volgarizzare e riassumere l'opera [il riferimento è a 'La philosophia di Berardino Telesio ristretta in brevità, et scritta in lingua toscana dal Montano Academico Cosentino', Napoli, Cacchi, 1589] a scopo divulgativo; e ha altreì stabilito di dedicare l'opera a Ferrante Carafa [quarto duca di Nocera] in virtù della sua magnanimità e del suo generoso mecenatismo verso gli uomini di lettere. Se l'opera dovesse incontrare il favore del Carafa il Quattromani promette di impegnarsi nella traduzione di tutte le altre opere telesiane. [Il mittente si firma "Montano Academico Cosentino". Il luogo di partenza è ricavato dalla biografia del Quattromani. Si tratta della lettera dedicatoria de 'La philosophia di Berardino Telesio']. |
Fonte o bibliografia |
Sertorio, Quattromani, Scritti, a cura di Filiberto Walter Lupi, Rende, Centro Editoriale e Librario Università degli Studi della Calabria, 1999, pp. 46-47 |
Compilatore |
Rossini Francesco |
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