Mittente Cebà Ansaldo Destinatario D'Este Alessandro
Data 5/11/1621 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo
Incipit A i motivi della censura spero che sodisfarà
Contenuto e note [Autografa] Ansaldo Cebà nella missiva al Cardinale d'Este esprime la speranza che Padre Riccardi [Padre Nicolò Riccardi, domenicano membro della Congregazione dell'Indice, detto il Padre Mostro per la sua sapienza, incaricato della difesa de 'La Reina Esther'], confutando i motivi della censura del poema [A. Cebà, 'La Reina Esther', Genova, Pavoni, 1615, poi Milano, Bidelli, 1616], possa far sì che esso "debba essere liberato senza danno". Comunica al Cardinale la volontà di scrivere la propria difesa intorno ai motivi della censura, non perchè la difesa del Riccardi sia insufficiente ma poichè egli, essendo l'autore, può forse notare qualcosa in più che potrà essere usato a suo favore. Nella seconda parte della lettera, riferendosi all'invio da parte di Marco Antonio (Marcantonio) Doria [nobile amico genovese del Cebà conosciuto nel contesto dell'Accademia degli Addormentati] al Cardinale dell'opera cebaiana 'Principio dell'historia romana' [A. Cebà, 'Principio dell'historia romana', Genova, Pavoni, 1621], lo informa che avrebbe preferito che gli fosse recapitata in un altro momento, pregando il Cardinale di non leggerla "fin ch'abbia fine la lite della poesia giudaica".
Fonte o bibliografia Carmela Reale Simioli, Ansaldo Cebà e la Congregazione dell'Indice, in "Campania Sacra", XI-XII, 1980-1981, pp. 180-181
Compilatore Caporale Chiara
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