Mittente Doria Marco Antonio (Marcantonio) Destinatario D'Este Alessandro
Data 30/12/1623 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo [Roma]
Incipit Come il correro ordinario tardò a comparere qua
Contenuto e note [Autografa] Marco Antonio (Marcantonio) Doria [nobile amico genovese del Cebà conosciuto nel contesto dell'Accademia degli Addormentati] scrive al Cardinale Alessandro d'Este che a causa dei ritardi dei corrieri ha ricevuto solo il giorno precedente le sue lettere del 9 e del 13 [non pervenute]. Ha consegnato al corriere attuale, un certo Redi Coltani, una scatola di carciofi che il Cardinale riceverà in porto franco. Se avesse avuto le lettere in tempo ne avrebbe fatta scorta maggiore con le due navi che durante le feste [di Natale] sono partite per Civitavecchia. Nella seconda parte della lettera chiede se il Cardinale ha ricevuto i libri [si tratta di alcuni libri del Cebà, tra cui probabilmente 'Le Lettere', Genova, 1621, 'Le Lettere a Sarra Copia', Genova, 1623 e 'L'Alcippo Spartano', Genova, 1623, tutti editi da Giuseppe Pavoni, inviati con una missiva del 29-10-1623, "Per sodisfare al comandamento di Vostra Signoria Illustrissima mando"]. Continua poi esprimendo la speranza che se l'Adone del Marino [Giovan Battista Marino, L'Adone, Parigi, Varennes, 1623] "non ha contradditione" [la prima condanna da parte dell'indice dell''Adone' è del giugno 1624] l'Esther del Cebà [A.Cebà, La Reina Esther, Genova, Pavoni, 1615, poi Milano, Bidelli, 1616, sospeso dalla Congregazione dell'indice] venga liberata dalla censura e non si debba ristampare [era desiderio del Cebà che l'opera venisse accettata con l'aggiunta di una prefazione]. Non manca infine di ringraziare il Cardinale per l'invio di salami.
Fonte o bibliografia Carmela Reale Simioli, Ansaldo Cebà e la Congregazione dell'Indice, in "Campania Sacra", XI-XII, 1980-1981, p. 197
Compilatore Caporale Chiara
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