Mittente Doria Marco Antonio (Marcantonio) Destinatario D'Este Alessandro
Data 22/12/1623 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo [Roma]
Incipit Il capitano Nicolò Alvisini è stato visto da me
Contenuto e note [Autografa] Marco Antonio (Marcantonio) Doria [nobile amico genovese del Cebà conosciuto nel contesto dell'Accademia degli Addormentati] scrive al Cardinale Alessandro d'Este in risposta ad una sua missiva consegnatagli dal capitano Nicolò Alvisini [non pervenuta]. Il Doria spera che padre Nicolò Riccardi [domenicano membro della Congregazione dell'Indice, detto il Padre Mostro per la sua sapienza] "havrà ottenuta la correttione del nostro Poema d'Ester [A.Cebà, La Reina Esther, Genova, Pavoni, 1615, poi Milano, Bidelli, 1616, sospeso dalla Congregazione dell'indice] nel modo che si sodisfece medesimo signor Ansaldo [Cebà] che sia in cielo [il Cebà desiderava che 'La Reina Esther' venisse assolta dalla Congregazione dell'Indice o accettata completa di una prefazione, in modo da non doverla ristampare]". Il Cardinale dovrebbe aver ricevuto, per mano del Vescovo di Albenga [probabilmente Vincenzo Landinelli], alcuni libri appena stampati [si tratta di alcuni libri del Cebà, tra cui probabilmente 'Le Lettere', Genova, 1621, 'Le Lettere a Sarra Copia', Genova, 1623 e 'L'Alcippo Spartano', Genova, 1623, tutti editi da Giuseppe Pavoni, inviati con una missiva del 29-10-1623, "Per sodisfare al comandamento di Vostra Signoria Illustrissima mando] e ne riceverà anche altri [non specificati]. Conclude con i ringraziamenti e gli ossequi da parte sua, di Donna Isabella [Isabella della Tolfa, moglie del Doria] e dei loro figli.
Fonte o bibliografia Carmela Reale Simioli, Ansaldo Cebà e la Congregazione dell'Indice, in "Campania Sacra", XI-XII, 1980-1981, p. 196
Compilatore Caporale Chiara
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