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Mittente |
Camogi Giovan Maria (Giovanni Maria) |
Destinatario |
[Doria] [Marcantonio (Marcantonio)] |
Data |
3/3/1623 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Conforme a quanto scrissi a VostraSignoria Illustrissima con la |
Contenuto e note |
[Autografa] Giovan (Giovanni) Maria Camogi [reverendo, parente della famiglia genovese dei Moneglia] scrive al destinatario [Marco Antonio (Marcantonio) Doria] che, come definito in una precedente missiva [non pervenuta], ha parlato con il Cardinale Aldobrandino [Ippolito Aldobrandini, cardinale dal 1621, membro della Congregazione dell'Indice e nipote di Papa Clemente VIII] per la faccenda del signor Cebà [il poema del Cebà, 'La Reina Esther' era stato sospeso dalla Congregazione dell'Indice]. Il Cardinale Aldobrandino è in attesa di ricevere qualche novità da Padre Riccardi [Padre Nicolò Riccardi, domenicano membro della Congregazione dell'Indice, detto il Padre Mostro per la sua sapienza], ma egli "mai più si lasciò vedere". Il Camogi ha ottenuto dal Cardinale Aldobrandini che il lunedì successivo in concistorio parli con il Cardinale Barberino [Maffeo Barberini, cardinale dal 1606, membro della Congregazione dell'Indice, successivamente eletto papa con il nome di Urbano VIII]" per far restare la questione in sospeso sino al ritorno di Padre Riccardi; solo allora si potrà "pigliare qualche risolutione stabile" [in merito alla sospensione de 'La Reina Esther']. Assicura il Doria che lo terrà informato su quanto accadrà. |
Fonte o bibliografia |
Carmela Reale Simioli, Ansaldo Cebà e la Congregazione dell'Indice, in "Campania Sacra", XI-XII, 1980-1981, p. 195
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Compilatore |
Caporale Chiara |
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