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Mittente |
Doria Marco Antonio (Marcantonio) |
Destinatario |
D'Este Alessandro |
Data |
26/1/1623 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
[Roma] |
Incipit |
In un istesso tempo rendo infinite gratie a Vostra Signoria Illustrissima |
Contenuto e note |
[Autografa] Marco Antonio (Marcantonio) Doria [nobile amico del Cebà conosciuto nel contesto dell'Accademia degli Addormentati] ringrazia il Cardinale Alessandro d'Este per i salami che gli ha inviato. Avvisa che ha spedito in porto franco, tramite un certo Domenico Garibaldo, "una cassetta di frutti e quatro barilotti di anchiove". Il Doria rammenta poi al Cardinale la questione del poema [A.Cebà, La Reina Esther, Genova, Pavoni, 1615, poi Milano, Bidelli, 1616] del Signor Ansaldo [Cebà], sperando che "la Sacra Congregatione dell'Indice finalmente usi qualche equità [il poema cebaiano era stato sospeso dalla Congregazione dell'indice e la questione era ancora aperta alla morte del Cebà avvenuta nell'ottobre 1622]". Termina con gli ossequi da parte del Doria, di Donna Isabella [Isabella della Tolfa, moglie del Doria] e dei loro figli. |
Fonte o bibliografia |
Carmela Reale Simioli, Ansaldo Cebà e la Congregazione dell'Indice, in "Campania Sacra", XI-XII, 1980-1981, pp. 194-195
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Compilatore |
Caporale Chiara |
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