Mittente Doria Marco Antonio (Marcantonio) Destinatario D'Este Alessandro
Data 22/10/1622 Tipo data effettiva
Luogo di partenza San Pier d'Arena Luogo di arrivo [Roma]
Incipit Finalmente il nostro signor Ansaldo domenica a mezzogiorno
Contenuto e note [Autografa] Marco Antonio (Marcantonio) Doria [nobile amico genovese del Cebà conosciuto nel contesto dell'Accademia degli Addormentati] annuncia al Cardinale Alessandro d'Este la morte di Ansaldo Cebà, avvenuta la domenica precedente a mezzogiorno; emerge chiaramente il suo dolore per la perdita dell'amico. La censura del "suo Poema d'Esther" [A.Cebà, La Reina Esther, Genova, Pavoni, 1615, poi Milano, Bidelli, 1616, sospeso dalla Congregazione dell'Indice] gli ha tolto qualche anno di vita e nella lettera il Doria esterna l'obbligo "per l'amici suoi" di continuare "quel che facevamo in vita" [battaglia contro la sospensione del poema]. Il Cebà ha lasciato quattro o sei libri pronti ed i soldi per stamparli [fra essi 'Le Lettere', Genova, 1621, 'Le lettere a Sarra Copia', Genova, 1623 e 'l'Alcippo Spartano', Genova, 1623, tutti editi da Giuseppe Pavoni]. Non appena saranno stampati, sarà premura del Doria farne avere copia al Cardinale d'Este.
Fonte o bibliografia Carmela Reale Simioli, Ansaldo Cebà e la Congregazione dell'Indice, in "Campania Sacra", XI-XII, 1980-1981, pp. 193-194
Compilatore Caporale Chiara
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